Il rischio di essere esposti ad attacchi informatici oggi è sempre più alto, non solo per l’avanzare della “criminalità informatica”, ma perché abbiamo sempre più dispositivi connessi tra di loro in rete, e quindi attaccabili: pc, smartphone, tablet, pos, bancomat, cloud, e anche automobili ed elettrodomestici. L’Associazione italiana per la sicurezza informatica, nel suo ultimo rapporto Clusit, ha messo in evidenza una escalation nel 2015 dei crimini informatici quali frodi, sabotaggi, furti d’identità, violazioni, danneggiamento dati e programmi, fino all’interruzione di attività (Business Interruption). Lo scorso anno 1 azienda su 6 è stata oggetto di attacco e i danni economici provocati dal crimine informatico ammontano solo in Italia a nove miliardi di euro. Nell’era del tutto connesso, dell’ “Internet of things” come possiamo difenderci?
E’ fondamentale seguire gli accorgimenti di base in modo continuativo su tutti i dispositivi, quindi scaricare le patch per gli aggiornamenti di sistema, utilizzare password ad alta sicurezza e modificarle periodicamente, utilizzare sistemi di autenticazione con due o più chiavi (token) di sicurezza (password ed sms ad esempio, o password e impronta digitale, di cui abbiamo parlato qui di recente..mettere link). Porre poi attenzione agli avvisi di sicurezza, fare periodicamente dei back up di dati di tutti i dispositivi fissi e mobili.
Oggi inoltre si stanno diffondendo anche le “cyberinsurance”, polizze assicurative contro gli incidenti informatici, in primis per le aziende, le più esposte ai danni da intrusione virtuale, ma anche per i privati, con polizze personalizzate che possono includere dai danni d’immagine legati al furto d’identità digitale a quelli causati dall’uso improprio dei social network da parte dei figli minori. Il boom delle polizze si sta registrando negli Usa, ma anche in Europa il mercato è destinato a triplicare il suo valore nei prossimi anni, e si stima che le aziende nel 2020 arriveranno a spendere 7,5 miliardi di dollari in contratti di cyberinsurance.